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L’Italia dal 2006 ha troppe persone in deprivazione economica

1 – Le disuguaglianze in Italia sono cresciute in modo drammatico.

Purtroppo, la realtà è impietosa, le disuguaglianze in Italia sono cresciute enormemente dopo la crisi finanziaria del 2008. Una fetta sempre più grande di popolazione italiana soffre e deve privarsi di beni oggi considerati essenziali.

Nel 2006 c’erano in Italia 3,765 milioni di persone che vivevano in condizioni di severa deprivazione economica. Per capire meglio questo dato, nel 2006 viveva in queste condizioni il 6,4% della popolazione italiana.

Successivamente, nel 2016, gli italiani residenti in Italia che vivevano in forte deprivazione economica sono arrivati al picco di 7,312 milioni. Questo dato corrisponde all’12,1% della popolazione italiana, quasi il doppio rispetto al 2006.

Non ci si può aspettare che milioni di italiani, che devono affrontare dure privazioni, possano essere contenti che la situazione si sia stabilizzata. Senza contare che migliaia di italiani sono costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Il problema della disoccupazione è tutt’altro che risolto, i dati della disoccupazione da soli non ci permettono di capire il dramma dell’Italia.

2 – L’Italia è l’unica grande nazione europea con così tanti cittadini in forte deprivazione economica.

I dati disponibili, in questo momento, non contengono ancora gli effetti del Covid-19 sulla deprivazione economica e la povertà, ma temo che saremo tra i più colpiti, non solo per le morti, ma anche per i danni economici e la conseguente povertà.

Qualcuno potrebbe pensare che le crisi economiche, dal 2006 a oggi, abbiano danneggiato l’Italia come l’Europa, ma non è così. Basta guardare i dati in questa tabella.

La forte deprivazione economica in alcuni Stati europei e in Europa, in percentuale sulla popolazione, dal 2006 al 2019.

200620152016201720182019
Italia6,4%11,5%12,1%10,1%8,5%7,4%
Francia5%4,5%4,4%4,1%4,7%4,7%
Spagna4,1%6,4%5,8%5,1%5,4%4,7%
Belgio6,4%5,8%5,5%5,1%5,0%4,4%
Estonia7%4,5%4,7%4,1%3,8%3,3%
Polonia27,6%8,1%6,7%5,9%4,7%3,6%
Germania5,1%4,4%3,7%3,4%3,1%2,6%
EU 19 paesi6%6,9%6,6%5,9%5,5%4,9%
  • In Spagna si è passati da 1,795 milioni di persone in forte deprivazione economica nel 2006, pari al 4,1% della popolazione, a 2,936 milioni nel 2015. Più precisamente nel 2015 in Spagna il 6,4% della popolazione ha vissuto in forte deprivazione economica. Nel 2017 la Spagna ha avuto solo il 5,1% di cittadini in deprivazione economica.
  • Nello stesso periodo, tra il 2006 e il 2017, in Portogallo la deprivazione economica è rimasta costante intorno al 9,6% della popolazione, e nel 2017 è arrivata al 6,9%. Quindi è molto più bassa che in Italia.
  • In Francia si è passati dal 5% della popolazione in forte deprivazione economica nel 2006, al 4,1% nel 2017.
  • Sempre nello stesso periodo, in Belgio si è passati dal 6,4% della popolazione in forte deprivazione economica nel 2006, al 5,1% nel 2017.
  • In Estonia si è passati dal 7% della popolazione in forte deprivazione economica nel 2006, al 4,5% nel 2015.
  • La Polonia è senza dubbio il paese che ha fatto i maggiori progressi. Dal 27,6% di cittadini in forte deprivazione economica nel 2006, è scesa a solo il 5,9% dei cittadini in deprivazione economica o povertà nel 2017.
  • Il dato più significativo è la media delle 19 principali nazioni Europee. Siamo passati dal 6% della popolazione europea in deprivazione economica e povertà nel 2006, al 5,9% nel 2017. Questo dato conferma che il forte aumento della deprivazione economica è un problema principalmente italiano.

Tutti questi dati sono forniti da Eurostat.

L’Italia è rimasta tragicamente indietro, i cittadini italiani si sono impoveriti drammaticamente dal 2006 a oggi. Noi italiani ci siamo impoveriti mentre altri paesi europei si arricchivano enormemente. Questo è frutto anche delle folli politiche fiscali Europee che permettono l’esistenza di paradisi e inferni fiscali. I politici europei e italiani hanno contribuito a questo disastro in eguale misura.

Definizione di forte deprivazione economica:

Si considerano in severa deprivazione economica le persone che devono privarsi di almeno 4 cose in questa lista:

  1. Pagare affitto o bollette.
  2. Riscaldare la casa.
  3. Far fronte a spese impreviste.
  4. Mangiare carne, pesce o proteine equivalenti ogni due giorni.
  5. Una settimana di ferie fuori di casa.
  6. Possedere un’auto.
  7. Avere una lavatrice.
  8. Possedere una televisione.
  9. Avere un telefono.

3 – Se parliamo di vera povertà, in termini assoluti, il nord Italia ha raggiunto il Sud.

Nei dati precedenti sono comprese le persone che vivono nell’indigenza assoluta. Qualcuno potrebbe pensare che almeno i veri poveri non sono aumentati, ma è vero il contrario.

Nel 2015 meno di 2 milioni di italiani vivevano in grave povertà, dati Eurostat. Nel 2016 gli italiani che vivono in povertà sono circa 4,6 milioni di persone.

Quindi dei 7 milioni di italiani in forte deprivazione economica:

  • 4,6 milioni vivono in grave povertà, più che in grave deprivazione economica.
  • 2,4 milioni di Italiani non sono ancora in grave povertà ma patiscono “solo” la deprivazione economica.

Chi pensa che almeno il nord Italia sia un’isola felice si sbaglia, nel 2005 i poveri al nord erano circa 0,59 milioni, nel 2016 sono circa 1,8 milioni, il triplo. Al sud, nello stesso periodo, gli indigenti sono quasi raddoppiati e sono arrivati a 2 milioni circa.

Non si può solo stabilizzare una catastrofe così, cercando a volte di nascondere la realtà, questo è uno dei principali motivi della bocciatura del governo Renzi.


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Enrico Filippucci
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