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Post, commenti e autocandidature per cercare lavoro

1. Rischi e opportunità delle autocandidature

Cosa sono le autocandidature nei social network

Alcuni utenti, di social network e blog, scrivono dei post che sono delle autocandidature, ovvero un messaggio pubblico per far sapere di essere in cerca di un lavoro. Questa modalità di autopromozione lavorativa pubblica è stata molto utilizzata in passato nel nostro network. Tuttavia, senza una specializzazione in qualcosa e con un messaggio banale, le richieste di lavoro pubbliche sono spesso inutili. Invece, per alcuni profili professionali più ricercati o quelle con messaggi non comuni, si sono dimostrate a volte utili. Tuttavia, le autocandidature non mirate sui social dovrebbero essere l’ultima spiaggia.

Cose da provare prima di scrivere delle autocandidature:

La rete dei contatti

Fare nuove conoscenze nel mondo reale e in quello virtuale, dovrebbe essere una priorità rispetto a riempire il web con proprie autocandidature. Però, questo non significa collezionare contatti sui social network, magari per fare spam. Invece, l’obiettivo potrebbe essere trovare persone con interessi comuni, con cui amiamo comunicare.

Candidature spontanee alle aziende

Ovviamente, l’Ideale è rispondere a una offerta di lavoro. Ma visto che non tutte le offerte sono note, si può provare anche con le candidature spontanee, direttamente alle aziende. Potrebbero essere più efficaci se si selezionano le aziende con una strategia mirata.

Controllare quello che abbiamo già reso disponibile in rete.

Il profilo Linkedin può contenere di tutto: portafoglio lavori, blog, siti web, curriculum, vitae, referenze. Quindi, se non lo si controlla da molto tempo, conviene rileggerlo con attenzione. Nel link successivo, trovi un articolo con alcuni suggerimenti su come procedere per un controllo del profilo Linkedin.

Il personal branding.

Una strategia più ampia e complessa sarebbe un progetto di crescita della web reputation con il personal branding, con l’obiettivo di facilitare la ricerca di un nuovo lavoro. Il personal branding, se fatto bene, può dare maggiori possibilità di essere notati positivamente. Migliorare la web reputation con una strategia di personal branding non è mai tempo perso, come minimo ci obbliga ad accrescere le capacità comunicative e a imparare nuove cose. Però, richiede di solito molto tempo per produrre dei risultati.

Per scrivere un’autocandidatura serve una strategia

Se sei convinto che un’autocandidatura ti possa aiutare, forse, la creatività del messaggio potrebbe aiutarti. Purtroppo, la strada della creatività non è adatta a tutti, si può essere facilmente fraintesi. In certi casi è meglio non rischiare e scrivere solo un breve testo che sintetizzi le professionalità che possiamo offrire o le cose che abbiamo fatto.

Autocandidature su Linkedin

Nella home page personale

All’interno di Linkedin, il posto ideale per scrivere un’autocandidatura è sulla propria home page, eventualmente menzionando qualcuno o usando un hashtag.

Inoltre, un post scritto nella home page è visibile a chiunque con o senza account Linkedin. Oppure, si può decidere di consentire l’accesso al post solo ai propri collegamenti su Linkedin.

Infine, nel proprio profilo Linkedin, si può aggiungere il logo disponibile a lavorareOpen to Work“. In questo modo, chiunque visiti il profilo saprà che quella persona è in cerca di lavoro.

Nei gruppi

Con la nuova interfaccia dei gruppi, tutte le discussioni di un gruppo sono in un’unica pagina e solo nei gruppi pubblici sono visibili fuori dal gruppo. Questa, è una conseguenza della trasformazione fatta da Linkedin nei nuovi gruppi.

Per questi motivi, le autocandidature nei gruppi oggi sono permesse raramente e possono essere considerate una forma di spam.

Come commenti nei post

I post di altri utenti o meglio delle aziende sono dei punti di discussione e in alcuni casi possono servire per chiedere aiuto. Ovviamente, non bisogna essere inopportuni e fuori luogo, è come entrare alla festa di uno sconosciuto.

Ad esempio, nei nostri gruppi Linkedin non possiamo più consentire le richieste o le offerte di lavoro libere. Tuttavia, sperimentalmente, c’è un post fissato all’ inizio di ogni gruppo dove si può lasciare un messaggio di autocandidatura o una offerta di lavoro.

Possibili controindicazioni delle richieste di lavoro pubbliche:

Nell’immagine seguente, vediamo il successo, come numero di “mi piace”, di una richiesta di lavoro pubblica fatta da una statunitense su Linkedin.

Esempio di autocandidatura su Linkedin negli Stati Uniti
Esempio di autocandidatura fatta su Linkedin negli Stati Uniti

Fino a qualche anno fa, nei paesi di cultura anglosassone, le autocandidature pubbliche, non erano benviste. Oltre che per una differenza culturale, questo pregiudizio credo fosse dovuto alla maggiore facilità d’impiego dei paesi anglosassoni. Le cose oggi sembrano cambiate e si sono diffuse anche da loro.

Tuttavia, il successo del post della giovane statunitense è stato amplificato dal “buon cuore” dell’ex-amministratore delegato di Linkedin che ha commentato e consigliato il post. La fortuna di questa ragazza non è facilmente replicabile. Tuttavia, questo dimostra che una strategia originale e intelligente per evidenziare pubblicamente il proprio profilo professionale può pagare molto in termini di visibilità.

Noi italiani siamo stati dei precursori di questi comportamenti, non sempre in modo positivo. I nostri gruppi sono stati i primi a consentire le autocandidature su Linkedin quando quasi tutti le proibivano o le spostavano. Oggi, gli stessi head hunter e HR, che le sconsigliavano nel modo più assoluto, ammettono che in alcuni casi potrebbero servire. Addirittura, alcuni head hunter hanno iniziato a diffonderle loro su Linkedin.

Nonostante i cambiamenti culturali, credo che le richieste di lavoro pubbliche, fatte senza una strategia, siano quasi sempre inutili. In alcuni casi, potrebbero essere controproducenti.

Invece, creando dei contenuti mirati di qualità si possono mettere in evidenza i nostri punti di forza. Vediamo come:

2. Commenti e post possono essere opportunità per farsi conoscere.

Commentare e scrivere post per fare personal branding

Partecipare in modo professionale e con competenza alle discussioni, sui social o sui blog, può essere un modo per farsi notare positivamente. Una strategia efficace é scrivere articoli utili per gli altri. Inoltre, se il post oltre a essere utile e lungo e ben strutturato può avere un impatto maggiore. Come spero di aver fatto in questo post. In questo modo oltre a farmi notare da chi apprezzerà questo post posso provare a promuovere i miei servizi per la trasformazione digitale.

Tuttavia, quando scriviamo, e soprattutto se facciamo dei video, sveliamo tante cose su di noi. Purtroppo, le conseguenze non sono sempre tutte positive.

Per prudenza, conviene farsi molte domande prima di condivide dei contenuti:

È il posto giusto per condividere i miei contenuti? Quello che sto per condividere può ricadere in una di queste tipologie?

  • Informazioni utili.
  • Tentativi di risoluzione dei problemi di altri o condivisioni di soluzioni.
  • Riflessioni professionali rigorose su quello che ci succede intorno.

Però, alcuni dei suggerimenti precedenti non sono validi per tutti. Ci sarebbero molte considerazioni da fare su come e perché le nostre azioni sui social media influenzano la nostra reputazione online e quella nel modo reale. Infatti, non esistono regole valide per tutti.

Giocare o rispondere a un quiz, potrebbe aiutare a trovare lavoro?

In alcuni casi, persino dei comportamenti apparentamene non professionali e casuali possono portare a trovare lavoro. Per avere più possibilità di essere assunti, qualsiasi strategia potrebbe teoricamente funzionare.

Esempio di quiz, pubblicizzato in passato da Google, per assumere i migliori talenti.
Quiz per assumere i migliori talenti

Infatti, se quello che condividiamo, per quanto controverso, fosse valutato positivamente da chi deve assumere, le possibilità di assunzione potrebbero aumentare. Alla fine, le scelte delle aziende si basano su un mix di razionalità ed emozioni. Infatti, le aziende cercano competenze e attitudini sempre diverse e le persone sono guidate anche dalle emozioni.

3. Commentare e discutere nel nostro Network

Commenti qui nel sito

I commenti qui nel sito sono visibili ovunque su internet e sono indicizzati dai motori di ricerca. I commenti anonimi non sono consentiti ma si può commentare senza registrarsi. Per informazioni sulla privacy, trovate il link in fondo alla pagina “Chi Siamo”. Ad esempio questi sono gli ultimi 20 commenti fatti in questo sito web.

Post e commenti nelle nostre comunità online su Linkedin

Moltissime persone commentano o scrivono post per iniziare nuove discussioni nel nostro gruppo professionale principale e nei gruppi regionali. Il gruppo principale di Job Seeker Italia è la più grande comunità professionale online italiana.

Il gruppo è tornato a essere un gruppo pubblico. Linkedin avevo reso tutti i gruppi privati, quindi solo i membri dei rispettivi gruppi potevano vedere i commenti e le discussioni nei gruppi.

La pagina aziendale della community

Abbiamo anche una pagina aziendale su Linkedin. Nelle pagine aziendali i commenti ai post sono visibili su tutto Linkedin. Tuttavia, solo il proprietario della pagina o chi l’amministra può inserire nuovi post.

Commenti su altri Social Network

Ovviamente, i post di questo sito si possono commentare su tutti i social, quando vengono condivisi. I post del sito si possono condividere con i bottoni in alto, oppure, basta copiare il link e metterlo dentro un post nel social network. Da mobile i browser hanno tutti un pulsante di condivisone.


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Enrico Filippucci
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