I risultati italiani delle elezioni europee in percentuale agli aventi diritto al voto.
I giornali e le televisioni fanno vedere i risultati delle elezioni europee in Italia, solo dal punto di vista dei politici. Vediamo i risultati dal punto di vista degli aventi diritto al voto, cioè dal punto di vista di noi italiani.
Le percentuali di voto dei partiti italiani, rispetto al totale degli aventi diritto, sono diventate piuttosto misere. Questo è una conseguenza dell’aumento degli astenuti rispetto alle precedenti elezioni europee. La differenza tra “votanti” e “voti totali” è dovuta alle schede annullate che non fanno parte degli astenuti.
Questi dati possono essere imbarazzanti per alcuni partiti e per l’ego dei loro leader.
Perché calcolare queste percentuali di voto e fare questa tabella?
- Questi dati erano informazioni che mancavano.
- La tabella aggiunge due dimensioni ai tradizionali risultati del voto.
- Spesso i politici non sono chiari quando parlano di percentuali di voto. Confondono le percentuali rispetto al corpo elettorale con quelle rispetto a chi è andato a votare.
I risultati elettorali, secondo me, dovrebbero sempre essere rappresentati anche con le percentuali sugli aventi diritto, il corpo elettorale, colonna gialla. I partiti e i movimenti parlano di forte mandato della popolazione, perché li avrebbe votati un x% degli italiani.
La frase classica è “Ci ha votato l’x% degli italiani!” oppure “Abbiamo ricevuto la fiducia dell’x% degli italiani” dove x l’unico dato ufficiale che viene dato, quello rispetto ai votanti.
Mai un giornalista che abbia il coraggio di dire: guardi sta facendo confusione, avete preso l’x% dei voti di chi è andato a votare, non l’x% dei voti degli aventi diritto al voto, cioè del corpo elettorale italiano.
Volendo estremizzare il discorso, la popolazione italiana, era nel 2012 di 60.920.000. Supponendo che non sia variata, le percentuali rispetto a tutta la popolazione sono quelle nella colonna blu. Chiaramente il dato rispetto al corpo elettorale, colonna in giallo, è più rappresentativo perché esclude chi non ha diritto al voto.
Quando un politico o un giornalista dice “Il partito Pippo è stato votato dall’x% degli italiani!” vorrebbe mettere i dati delle percentuali rispetto ai votanti nella colonna blu, cioè farli passare per le percentuali rispetto al corpo elettorale. Se non addirittura per le percentuali rispetto alla popolazione.
Ora potrai ridere o arrabbiarti quando i politici proveranno ancora a gonfiare le percentuali degli italiani che li hanno votati. È facile scoprire il trucco di chi spaccia le percentuali di voto, di chi ha votato, per le percentuali di voti, rispetto al corpo elettorale, o rispetto alla popolazione italiana.
Affluenza alle ultime due elezioni Europee.
Sono andati a votare per le elezioni Europee 2014 il 57,22% degli italiani aventi diritto al voto. Alle precedenti elezioni Europee del 2009, votarono il 66,5% degli italiani. Il calo è pari a circa 8 punti percentuali, con un’unica attenuante, cinque anni fa si votava nell’arco di 48 ore.
Per la prima volta si è potuto votare il presidente della commissione Europea. Questo avrebbe dovuto aumentare l’affluenza. Nemmeno l’evocazione in campagna elettorale, di forti sentimenti di paura o addirittura di odio, ha aiutato l’affluenza.
Forse molti italiani sono talmente delusi dall’Europa o dai partiti, che hanno preferito non votare.
Elezioni europee 2014: i seggi assegnati all’Italia.
Partiti | Voti | % | Seggi |
---|---|---|---|
PD | 11.203.231 | 40,81 | 31 |
Movimento 5 Stelle | 5.807.362 | 21,15 | 17 |
Forza Italia | 4.614.364 | 16,81 | 13 |
Lega Nord | 1.688.197 | 6,15 | 5 |
Nuovo Centro Destra | 1.202.350 | 4,38 | 3 |
L’altra Europa con Tsipras | 1.108.457 | 4,03 | 3 |
SVP | 138.037 | 0,50 | 1 |
A presto.