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Il terremoto è prescritto, vogliamo gli eroi.

Indice:

  1. La prescrizione lascia ferite come i terremoti.
  2. Sventurata la terra che ha bisogno di eroi.
  3. Ci facciamo manipolare da chi non vuole che si risolvano i problemi o siamo noi il problema?

1 – La prescrizione lascia ferite come i terremoti.

Le inchieste relative al terremoto dell’Abruzzo del 2009 sono state annientate dalla prescrizione. Le opere compiute su 16 abitazioni private e 11 edifici pubblici, a giudizio dell’accusa, sarebbero state il frutto di “un intreccio di falsi e truffe ripetuti in modo seriale”, attraverso il quale i protagonisti della vicenda avrebbero disposto “a loro piacimento dei fondi stanziati per il risanamento”.

Le parti civili, i familiari delle vittime e i sopravvissuti ai terremoti, fanno bene a preoccuparsi dei termini di prescrizione.

Il terremoto del 24 agosto 2016 in Umbria, Marche e soprattutto Lazio, ha dimostrato che probabilmente, nonostante i fondi stanziati e spesi, quasi nulla è stato fatto per prevenire i crolli. Se non cambierà qualcosa, forse anche per il terremoto nel Lazio nessuna responsabilità sarà accertata.

La prescrizione aiuta a salvare i banchieri e i colletti bianchi che portano fraudolentemente al fallimento le banche. In Italia, il binomio finanza politica ha spesso portato a enormi perdite per la collettività senza che i colpevoli vengano puniti in maniera significativa. Con questo tipo di prescrizione difficilmente i colpevoli ricchi e potenti pagheranno per i reati commessi.

Come funziona la prescrizione in Italia.

La prescrizione per un processo in corso, così favorevole all’imputato, esiste solo in Italia. Tra il 2004 e il 2013, i procedimenti penali chiusi con prescrizione sono stati esattamente 1.552.435. Chi ha soldi per pagare un buon avvocato può spesso evitare la condanna allungando i tempi del processo. Anche grazie alla prescrizione, quasi nessuno viene condannato in Italia per corruzione.

Gli imputati potrebbero non avvalersi della prescrizione. Teoricamente sarebbe anche interesse dell’imputato evitare la prescrizione. La prescrizione di un reato durante un processo lascia un’ombra di dubbio sull’accusato. Nel caso in cui ci sia già stata una condanna in primo grado, rimane un forte sospetto di colpevolezza.

Alcuni imputati dicono di voler rinunciare alla prescrizione, ma la statistica dice che alle parole non seguono quasi mai i fatti.

La politica e la giustizia potrebbero modificare la prescrizione se noi ci svegliassimo.

Ci sono stati molti precedenti, se ci interessasse il bene comune e la giustizia, la prescrizione si potrebbe modificare anche per i processi in corso.

  1. La Corte europea dei diritti dell’uomo aveva condannato nel 2014 la Svizzera a causa della prescrizione imposta in una vicenda legata all’amianto. Il Tribunale federale di Losanna ha successivamente annullato la prescrizione e ha accolto la richiesta di revisione del processo.
  2. La prescrizione quando è stata modificata e abbreviata dal governo Berlusconi, ha avuto un effetto retroattivo sui processi in corso che ancora non erano passati in giudicato. Quindi, i politici non possono lavarsi le mani, dicendo che non hanno potuto fare nulla per evitare alcune prescrizioni vergognose, per gravi ipotesi di reato.
  3. Noi cittadini che ci disinteressiamo di questi temi o che li usiamo cinicamente solo per fini politici, siamo forse i più colpevoli. Il nostro disinteresse permette di continuare a fare cose contro il bene comune.

Nel 2020 è entrata in vigore la riforma della prescrizione che, insieme alla riforma del processo penale, dovrebbe risolvere questi problemi. Tuttavia, temo che non durerà molto, chi vuole continuare a saccheggiare il sistema farà di tutto per renderla inutile.

2 – Sventurata la terra che ha bisogno di eroi.

Bertolt Brecht aveva ragione, e l’Italia sembra abbia un disperato bisogno di eroi. Senza fare analisi sofisticate è sotto gli occhi di tutti che in Italia i probabili sprechi e le ruberie non interessano più di tanto gli italiani. Ci interessa poco che la corruzione e le ruberie causano la morte quando arriva un terremoto.

In prima pagina sul sito del Corriere della Sera del 1° settembre 2016 c’erano alcune notizie relative al terremoto.

Sito Corriere della Sera 1° settembre 2016 terremoto Lazio

Ho misurato approssimativamente che impatto hanno avuto sui social media queste tre notizie nella home page del Corriere della Sera. Ho seguito le reazioni su Facebook di queste tre notizie dalle ore 12 fino alle 17.

a) Il pompiere eroe di New York. «Qui ad Amatrice, fiero di voi»

Terremoto 24 agosto 2016 - Il pompiere eroe di New York

Questa notizia alle ore 17:00 aveva superato le 12.000 condivisioni e reazioni su Facebook.

b) Terremoto: cani, gatti, uccellini. Ecco chi li riporta dai loro padroni.

Terremoto 24 Agosto 2016 - Cani gatti uccellini. Ecco chi li riporta dai loro padroni

Anche cani e gatti hanno perso contro il pompiere eroe. Questa notizia ha avuto oltre 1600 condivisioni e reazioni su Facebook alle ore 17. La mattina era a 1000.

c) La mappa degli interventi mancati. Così i finanziamenti sono spariti.

Terremoto 24 agosto 2016 - Gli interventi mancati

La notizia principale, gli interventi mancati e i finanziamenti spariti, che forse hanno causato molti morti, alle ore 17 ha avuto solo 212 condivisioni e reazioni su Facebook. La mattina era a solo 150.

3 – Ci facciamo manipolare da chi non vuole che si risolvano i problemi o siamo noi il problema?

Evidentemente i finanziamenti spariti e gli interventi mancati non suscitano più nemmeno rabbia o indignazione. Mi piacerebbe credere che sia colpa di Facebook o dei giornali pilotati dai poteri forti.

Qualcuno potrebbe pensare che in questo periodo le persone non abbiano più voglia di arrabbiarsi e indignarsi, ma non è così.

La reazione italiana alle orribili vignette del giornale francese Charlie Hebdo dimostra il contrario. Per un’orribile vignetta sui nostri morti, in cui si allude alla nostra corruzione, ci siamo infuriati e i giornali soffiano sul fuoco. I politici, si sono uniti, per una “importante” battaglia sociale, insultare dei vignettisti. In realtà, ci siamo arrabbiati perché hanno mostrato al mondo le nostre responsabilità.

Certo, spesso i giornali satirici francesi ridono e criticano poco loro stessi, preferiscono criticare e irridere gli altri, ma questo non cancella le nostre responsabilità. Credo che questa polemica abbia fatto comodo per far sfogare il dolore e la rabbia degli italiani contro chi ci accusa di essere corrotti e non contro i corrotti.

Quanti si sono indignati quando il governo francese ospitava, con tutti gli onori, i nostri terroristi assassini? Facciamo i leoni con i vignettisti e le pecore con i potenti, i corrotti e i mafiosi?

Qualcosa non torna. Ci facciamo manipolare oppure siamo noi italiani il problema? A questa domanda non so rispondere.

Sventurata la terra che ha bisogno di eroi. Probabilmente il pompiere eroe potrà tornerà presto in Italia per il prossimo terremoto, di media intensità, che sono in Italia può radere al suolo e uccidere. Forse, spenderemo ancora tanti soldi pubblici solo per arricchire i soliti furbetti senza proteggere i cittadini. Tanto, in pratica, non rischiano quasi nulla. Sembra proprio che a noi italiani vada bene così.


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Enrico Filippucci
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