La deflazione in Europa la conosciamo solo dai libri.
Nessuno di noi ha mai vissuto la deflazione ovvero una forte inflazione negativa quini nessuno è spaventato dalla deflazione. Tuttavia, se dovesse arrivare, sicuramente questa parola assumerebbe un altro connotato emotivo.
Se ci fosse uno -0,8% di inflazione negativa cioè di deflazione, molti penserebbero: che bello, potrò fare la spesa spendendo meno. In realtà, la deflazione è quasi sempre associata alla recessione, che non sarebbe un grosso problema se durasse poco. Invece, se la deflazione fosse forte, non solo si finirebbe sicuramente in recessione, ma può innescare un effetto domino devastante e difficile da fermare.
Perché bisogna avere più paura della deflazione che dell’inflazione?
La deflazione può avere effetti devastanti sulla popolazione e sulla politica di una nazione.
I tedeschi sono terrorizzati più dall’inflazione che dai rischi della deflazione. In realtà, nel 1932 in Germania, dopo un periodo di alta inflazione gestito male, è stata la deflazione e la disoccupazione al 33% che misero in ginocchio la popolazione. Conosciamo tutti le conseguenze che portò quella forte deflazione in Germania e in Europa: la gente era così arrabbiata che mandò al potere un dittatore sanguinario e folle.
Quando c’è la deflazione è molto pericoloso indebitarsi.
Infatti, se hai un debito e i prezzi scendono il tuo debito aumenta. Nell’ipotesi di una inflazione negativa a -0,8%, un’obbligazione che rende il 2% nominale renderà in realtà il 2,8%. Lo stato italiano è indebitatissimo, quindi il costo reale per finanziere il debito pubblico aumenterebbe.
I rendimenti reali salgono, quindi conviene comprare obbligazioni in caso di deflazione?
Dipende, aumentando il rendimento reale diventa più difficile ripagare il debito, soprattutto se l’economia non gira. A questo punto, se si inizia a pensare che il debito non possa essere ripagato, il rendimento salirà ulteriormente e con lui il rischio di default.
Ad esempio, se avessimo un’inflazione negativa al -4% un titolo che rende il 5% avrà un rendimento reale del 9%. I rendimenti molto alti implicano una difficoltà maggiore per ripagare i debiti e quindi aumenta la probabilità di default. In quel caso, anche i creditori potrebbero perdere soldi.
Gli immobili sono una protezione dalla deflazione?
Anche se in Italia il settore immobiliare ha prospettive incerte ed è in contrazione da molti anni siamo in una situazione molto diversa da quella di un’economia in deflazione. I motivi che mi fanno credere che gli immobili potrebbero essere tra gli investimenti peggiori in caso di deflazione sono altri:
- Gli immobili sono tra gli investimenti con i tempi di vendita più lunghi e già questo con la deflazione può costare caro.
- Con la deflazione è molto più difficile ripagare i mutui; quindi, molti immobili è probabile che finiscano sul mercato riducendone i prezzi.
Gli effetti a catena potrebbero essere simili a quelli avvenuti in Germania negli anni 30. La storia ci insegna che il 33% di disoccupazione è stato il male minore rispetto alle guerre che hanno percorso l’Europa.
Non è detto che cadremo in una pesante deflazione.
Se la banca centrale continuerà a fare azioni monetarie espansive avremo tempo per far ripartire la crescita. Potrebbero solamente continuare a ridursi i rendimenti delle obbligazioni. Certo, siamo alla fine di un ciclo economico, quindi i rischi di recessione e di deflazione aumentano.
Cosa aspettarsi nel caso cadessimo in una deflazione violenta?
Difficile rispondere, dipenderà dalle azioni delle banche centrali, dai governi e dalle reazioni dei cittadini. Ovviamente le economie più deboli e più indebitate hanno meno margini di manovra per combatterla. Purtroppo, l’Italia è molto fragile, si fa poco per sostenere l’economia e la finanza, come è evidenziato nel mio articolo su finanza e credito in Italia.
Di certo c’è solo che con la deflazione alta, la disoccupazione esplode, i prezzi di quasi tutti i beni locali crollano. Comunque, una cosa è una deflazione da -0,4%, un’altra cosa è un -3% o peggio. Alcuni paesi europei sono già da tempo in moderata deflazione.
Quindi, non bisogna preoccuparsi solo dell’inflazione o fare finta che non esita questo rischio per non toccare i temi sgraditi ad alcune nazioni. Fortunatamente la BCE non ha sottovalutato il rischio della deflazione.