Altro che gufi, gli italiani si erano stufati del governo Renzi per motivi seri. Nonostante sia tra i politici italiani che comunicano meglio, ha dissipato l’enorme credito che aveva meritatamente ottenuto.
Un piccolo sondaggio illuminante.
Partiamo da questo piccolo sondaggio fatto su Twitter da Marco Castelnuovo, il Mobile Editor del Corriere della Sera:
- Il 35% delle 715 persone che hanno risposto ritengono che il caso Banca Etruria abbia gravemente minato la credibilità del governo Renzi. Come vedremo ci sono probabilmente molti altri motivi di malcontento.
- Il 30% sembra abbia abbandonato Renzi per i politici controversi con cui si è alleato.
- Il 22% sembra abbia perso fiducia nel governo Renzi per il Jobs Act.
- Il 13% sembra abbia perso fiducia nel governo Renzi a causa della “Buona scuola”
Vediamo di approfondire, punto per punto, perché molti italiani sono delusi.
1- Il 35% di delusi da Renzi a causa di “Banca Etruria”.
L’indignazione di molti italiani non mi sorprende. In Italia, aver portato al fallimento una banca è diventato un merito importante, non una colpa. Gli italiani, che non hanno beneficiato di questa pioggia di soldi sperperati, lo hanno capito. Io mi sono documentato e ne ho scritto in questo blog (vedi link qui sopra).
Ma il governo Renzi ha fatto di più, è riuscito a inimicarsi subito anche i risparmiatori che si erano salvati dal disastro bancario.
Appena si è insediato il governo, ha subito seguito i consigli interessati di Davide Serra. Serra è un finanziere che vive a Londra, in attesa del passaporto inglese, che non paga le tasse in Italia, ma è uno dei finanziatori di Renzi. Grazie ai suoi consigli e alla sinistra del Pd, le già elevate tasse sulle rendite finanziarie sono state ulteriormente alzate del 30%.
Il governo, ritirando un emendamento dopo le elezioni Europee, ha lasciato invece invariate le tasse di chi ha quote rilevanti di controllo nelle aziende. In questo modo si è arrivati all’assurdo: i più ricchi hanno aliquote, sulle rendite finanziarie, più basse di quelle che ha un piccolo risparmiatore sulle azioni o sul conto corrente. Tutto questo con il sostegno ottuso della sinistra del PD.
Dopo qualche anno, Renzi ha iniziato a fare conferenze in tutto il mondo, continuando a fare il politico e il capo partito, ma pagato profumatamente anche da grandi fondi d’investimento. Tuttavia, questo non potevano saperlo gli italiani, ma forse avevano già capito i suoi pregi e i suoi difetti.
Certo, tanti politici fanno favori, quando governano, ai grandi fondi, alle banche o ai grandi gruppi industriali. Poi, quando finiscono la carriera politica, spesso diventano ricchi con le conferenze. Però, Renzi ha fatto un passo in più, non ha nemmeno smesso la carriera politica prima di iniziare con le “conferenze”.
2 – Il 30% di delusi da Renzi a causa dei politici controversi.
Come temevo, il governo Renzi non è nemmeno riuscito a contrastare la corruzione, che ha continuato a rimanere a livelli percepiti molto elevati. La sensazione è che il governo abbia cercato di minimizzare il problema della corruzione in Italia. La modifica della legge sulla prescrizione è stata messa da parte. Contemporaneamente sono state fatte nomine e alleanze molto discutibili.
Dopo l’ennesimo forte terremoto, con tanti morti e con la solita corruzione, è difficile perdonare chi è debole su questi temi. La rabbia causata dalle vittime e dalle sofferenze dei terremoti nel centro Italia ha reso insopportabile chi è debole con i corrotti.
Senza contare che il governo aveva complicato ancora di più le leggi. Perfino i commercialisti disperati hanno indetto uno sciopero.
3 – Il 22% ha perso fiducia nel governo Renzi per il Jobs Act.
Tutto questo poteva anche essere perdonato se il mercato del lavoro fosse davvero ripartito. Invece, chi ha un lavoro vive sotto assedio, consapevole che se perdesse il lavoro sarebbe molto difficile trovarne un altro. Chi è sottoccupato o disoccupato è ovviamente ancora più arrabbiato. L’Italia è l’unico tra i grandi paesi Europei dove la forte deprivazione economica è aumentata enormemente dal 2006.
Ammetto che qualcosa di buono è stato fatto. Il Jobs Act e la riforma delle banche popolari vanno nella giusta direzione, ma è troppo poco e troppo tardi. Speravo che Renzi facesse molto di più, evidentemente non ero il solo.
4 – Solo il 13% ha indicato come motivo principale di delusione la “Buona Scuola”
Non conosco i motivi di delusione per la buona scuola, ma i delusi rappresentano solo il 13% in questo piccolo sondaggio. Scommetto che molti preferiranno evidenziare questa riforma come causa principale del fallimento del governo Renzi. Sarebbe il modo più facile per evitare di dover risolvere, con il prossimo governo, i veri motivi del malcontento degli italiani.
Ottimo articolo, come sempre.
Aggiungo che secondo me Renzi ha dato ancora di più una immagine di premier “italiota” che già si era creata col Berlusca in sede al parlamento Europeo e nella politica mondiale.
In questi anni di governo Renziano abbiamo assistito a un servilismo sempre maggiore nei confronti di nazioni potenti, Germania e Francia, a discapito della nostra finanze interne: si è voluto accontentare Merkel e Hollande piuttosto che salvaguardare gli interessi delle famiglie italiane, aumentando la pressione fiscale a dismisura in cambio di….nulla (se non di una mazzetta/beffa di 80 euro)
Purtroppo non credo che ci sia la possibilità di migliorare questa situazione per svariati motivi: l’italiano non sa fare sacrifici se non quando è obbligato da situazioni esterne (mancanza di un lavoro, catastrofi naturali), non esiste una corrente politica innovativa (purtroppo anche il M5S mi ha deluso), la crisi nazionale unita alla pressione fiscale ha innescato un fenomeno di implosione, dove i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi…
Le soluzioni ci sarebbero, ma nessuno ha, più che il coraggio, la voglia di intraprenderle.
Grazie Davide,
hai ragione, ho aspettato a rispondere per trovare un’ispirazione positiva. Alla fine l’ho trovata, se ci siamo resi conto che così non si può più andare avanti forse c’è ancora speranza. Credo che il no al referendum non sia la voglia di prima repubblica ma il fallimento di un finto cambiamento. Speriamo che il 2017 ci porti idee nuove e facce nuove.
Ciao Enrico,
spero che la speranza di cui parli sia frutto di una voglia di vero cambiamento e non di un’antipatia personale nei confronti di Renzie…anche se ad oggi mi sembra che sia cambiato ben poco dopo il referendum.
Anzi no, qualcosa è cambiato: hanno aumentato gas e luce!
Ti auguro un buon 2017 e spero davvero che il prossimo anno sia un anno di novità finalmente positive.
Sono passati anni da questo articolo ma la domanda che mi è sempre rimbalzata nella testa è : Perché a certi italiani è piaciuto Renzi? A me e ad altre persone che conosco è sembrato subito uno che non andava bene…
A me piaceva quello che diceva. Inoltre, essendo un sindaco di una grande città aveva un certo credito. Purtroppo, nei fatti é stato una grande delusione.