1- Le comunità digitali nei social network.
Le comunità digitali all’interno dei social network sono chiamate gruppi o community. Nei social network dove non esistono gruppi o community ci si può riunire seguendo gli hashtag. Twitter ha inventato questa modalità di comunità virtuale, che è molto limitata ma utile per riunirsi velocemente su nuovi argomenti.
Gli hashtag sono stati poi utilizzati da quasi tutti i social network per ovviare alla mancanza di gruppi o per potenziarli. I social network tematici come YouTube, Instagram, ecc. fanno un largo uso di hashtag.
Non può passare inosservato che Mark Zuckemberg a febbraio 2017 ha annunciato che punterà sulle comunità online. Facebook ha continuato ad aggiungere funzionalità ai suoi gruppi.
A giugno 2017 Mark Zuckemberg, durante il 1° Facebook Communities Summit, ha dichiarato:
Le comunità online rendono più forti le comunità reali.
Secondo Mark, i gruppi saranno centrali per lo sviluppo sociale e per Facebook.
Creare una comunità online su un grande social network ha vantaggi e svantaggi.
Nel mondo reale però, i proprietari delle comunità digitali non si fidano più dei grandi social network. Infatti, dopo le molte delusioni ricevute nei social network, le comunità online si spostano su dei loro siti web o delle App indipendenti dai grandi social network.
Comunque, i social network offrono gratuitamente la possibilità di creare gruppi e comunità online. Quindi, se le funzioni disponibili sono adeguate, i grandi social network offrono ancora vantaggi per chi vuole creare una comunità online gratis.
I gruppi Facebook e quelli Linkedin sono i più famosi. Il miglior social network per i gruppi era in passato Linkedin, purtroppo con il passare degli anni ce stato un peggioramento. Comunque, è andata peggio ai gruppi su Google+ che sono stati cancellati con la sua chiusura il 2 aprile 2019.
Fatte queste premesse, vediamo quali sono le differenze attuali tra le comunità digitali di Facebook e Linkedin. Ho evitato di mettere molte funzionalità comuni per evidenziare le differenze.
2 – Differenze tra i gruppi creati su Facebook e quelli su Linkedin.
Funzionalità | fb | in | Commento |
---|---|---|---|
Accesso libero | sì | no * | *sì fino al 2015 |
Accesso da App. | sì | sì * | *9/2018 |
Suggerimento post al gruppo | no | sì * | *2019 |
Categorie di post | no | no * | *solo post, dal 9/2018 |
Commenti editabili | sì | sì * | *sì, dal 9/2018 |
Commenti formattati | no | no | bold, italic, ecc. |
Commenti indentati | si | sì * | *Da 9/2018 |
Commenti su internet | sì | no | |
Nuovi post solo se approvati | sì | no | *sì fino al 2015 |
Singoli membri moderati | no | no * | *Da 9/2018 |
Tutti moderati | sì | no | *sì fino al 2015 |
Email annuncio al gruppo | no | no * | *Da 9/2018 |
Eventi | sì | no | |
Hashtag | sì | sì * | *Da 9/2018 |
Home page updates | sì | sì * | *Da 9/2018 |
Librerie API | sì | no * | * Eliminate nel 2016 |
Menzioni | sì | sì * | * solo membri del gruppo |
Messaggi privati | no | sì | |
Pagina offerte lavoro | no | no * | *Sì fino a 9/2018. |
Post editabili | sì | sì * | *Da 9/2018 |
Post formattati | no | no | bold, italic, ecc. |
Post più attivi in evidenza | sì | no * | *sì fino al 2015 |
Post visibili su internet | sì | no * | *sì fino al 2015 |
Ultimi 2 commenti visibili | sì | no * | *Da 9/2018 |
Profili per il lavoro | no | sì | |
Ruolo di chi commenta | no | no * | * sì fino al 9/2018. |
Ruolo di chi posta | no | no | |
Seguire post per email | sì | no * | *da 9/2018 |
Sondaggi | sì | no * | *sì fino al 2014 |
Sottogruppi | no | no * | *sì fino al 2015 |
Vendi, città e prezzo | sì | no | |
Statistiche e metriche | si * | no | * novità |
Filtri selezione iscrizioni | sì * | no | * novità, filtro geografico, sesso, ecc. |
Rimozione contenuti utenti espulsi | sì | no | C'era su LinkedIn, novità fb |
Link tra gruppi | sì * | no | * novità |
Ricerca post nel gruppo | no | sì * | * funziona a malapena |
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Spero che questa tabella comparativa possa evidenziare sinteticamente alcuni punti di forza e di debolezza dei gruppi su Facebook e Linkedin.
Riassumendo, sommando i sì, ovvero le funzioni che li differenziano da almeno un concorrente, si ottiene:
- Facebook ora ha 23 sì, questo significa che Facebook ha 23 funzionalità principali per le sue comunità online.
- Anche dopo l’aggiornamento dei gruppi del 2018 e del 2019, i gruppi Linkedin hanno solo 11 funzionalità principali.
Inoltre, alcuni dei sì di Linkedin sono per funzionalità che funzionano male. Comunque, non tutte le funzionalità hanno lo stesso peso. Ad esempio, per me i profili professionali restano molto importanti, e per ora, i profili professionali li ha solo Linkedin.
Il crollo dei gruppi su Linkedin.
Gli annunci a tutto il gruppo, dal proprietario o dai manager, era una funzionalità straordinaria e unica di Linkedin. Chi voleva ricevere gli annunci li riceveva, chi non era interessato poteva scegliere di non ricevere il messaggio. Ora, dal 2019 i proprietari dei gruppi possono suggerire al gruppo un post alla settimana.
Purtroppo, dal 2014 in poi, Linkedin ha danneggiato e poi eliminato questo tipo di newsletter. Per un periodo, gli annunci al gruppo avevano funzionato solo parzialmente. Uno dei motivi era che Linkedin non aveva mai aggiornato l’email con cui ci si era iscritti ai gruppi. In questo modo gli annunci dopo un po’ finivano su email non più utilizzate.
Il bilancio degli ultimi 3 anni per i gruppi Linkedin è sicuramente negativo. Già in passato i nuovi gruppi introdotti nel 2015 sono stati un piccolo disastro. Le funzionalità aggiunte non avevano compensano quelle perse. Purtroppo, il disastro non sì è risolto nemmeno ora con l’aggiornamento del 2019. Leggendo la tabella che ho creato è evidente.
Linkedin potrebbe tornare ad avere i migliori gruppi?
Se Microsoft volesse, avrebbe tutte risorse e le competenze necessarie per rendere, di nuovo, i gruppi Linkedin li migliori tra i social network.
Linkedin aveva annunciato di voler rilanciare i gruppi ma per ora i risultati sono stati scarsi. Rilanciare i gruppi sarebbe un modo per garantire la sopravvivenza e il successo di Linkedin come social network, altrimenti Linkedin diventerà solo un grosso CRM pieno di spam.
3 – Dove è meglio creare una community o un gruppo?
Non ci sono solo le funzionalità da tenere in considerazione per scegliere dove fondare una comunità digitale:
- Che tipo di contenuti voglio prediligere? Prevalentemente foto, video o articoli? I social generalisti ormai prendono tutto. Ad esempio, se si prediligono le foto entrano in gioco i vari Instagram, Pinterest ecc. Per i video YouTube e Facebook.
- A quale pubblico voglio rivolgermi? Giovani, professionisti, svago, ecc. Ad esempio, per i giovani vanno forte Youtube, Facebook e Snapchat Per i professionisti Linkedin rimane forse la scelta migliore, ma per quanto ancora potrà vivere di rendita?
- Quanto è forte e affidabile il social network su cui voglio creare la mia comunità digitale?
L’affidabilità non va sottovalutata, ma è la cosa più difficile da valutare. Vedendo quello che è successo fino ad oggi, nessuno offre molte garanzie di affidabilità tra i grandi social network.
Di conseguenza, se devi creare un gruppo o una community, sia per integrare funzioni mancati che per essere più sicuri, è meglio implementare almeno alcune funzionalità su un sito web o su una App esterna.
Si può anche fare tutto senza i social network ma può essere molto costoso se la community diventasse molto grande e attiva.
Conclusione.
Facebook continua a migliorare le sue community. Linkedin aveva i gruppi migliori e ora sembra che viva di rendita. Lo stallo degli utenti attivi di Linkedin potrebbe essere una conseguenza diretta di questa involuzione dei gruppi.
Aspettiamo di vedere cosa farà Microsoft con Linkedin.
- Facebook, sommando tutti i suoi social network, supera i 4.000 milioni di utenti attivi mensili.
- Microsoft non credo possa pensare di competere con questi giganti accontentandosi dei 106 milioni di utenti attivi di Linkedin.
Forse, se Facebook aggiungesse i profili professionali e gli annunci dei proprietari dei gruppi a tutti i membri, sarebbe credo la fine per Linkedin.
I gruppi su G+ sono sottovalutati, secondo me – certo, richiedono un certo impegno, e i volumi di traffico spesso non sono paragonabili a quelli di FB, ma di community attive se ne trovano.
Per quanto riguarda Twitter, penso che la piattaforma dovrebbe in qualche modo “ufficializzare” il fenomeno delle twitter chat, ad esempio compilando e tenendo aggiornato un registro a loro dedicato – aiuterebbe molto l’engagement.
Hai ragione, potenzialmente i gruppi G+ sono buoni, hanno molte funzionalità. Il problema è che sono su un social network ancora poco utilizzato e ci sono molti account di spam. Inoltre non esistono gli annunci al gruppo. Crei un gruppo, spendi molto tempo per moderarlo e per evitare lo spam e poi non riesci a comunicare con gli iscritti.
Le Twitter chat non le conoscevo, ma mi sembra siano molto limitate.
Alla fine hanno chiuso g+ e quindi anche i suoi gruppi, di conseguenza ho rimosso le sue funzionalità dalla tabella.