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Qui trovi tutti i commenti e le risposte. I commenti provengono dai post dei blog del sito o dalle pagine. Sono ordinati con i più recenti in alto. In ogni commento c’è il link al post commentato. Buona lettura.

  • From Alessio on Celebri o illustri alunni dell'Università di Pisa

    ciao Enrico, complimenti per la ricerca, è veramente molto interessante. Tra i politici inserirei anche Massimo D’Alema. un caro saluto, Alessio
    2022/01/22 at 7:25 am
    • From Enrico Filippucci on Celebri o illustri alunni dell'Università di Pisa

      Grazie Alessio,
      ma non mi risulta che abbia conseguito una laurea a Pisa. Da quello che ho scoperto pare che abbia solo frequentato per un po’ e forse ha fatto qualche esame.
      Se hai informazioni differenti fami sapere.

      un caro saluto anche a te.

      2022/01/22 at 9:34 am
      • From Daniele Luti on Celebri o illustri alunni dell'Università di Pisa

        D’Alema ha frequentato la facoltà di lettere per quattro anni; “si ritirò dagli studi poco prima di discutere la tesi, che avrebbe dovuto vertere sull’opera Produzione di merci a mezzo di merci dell’economista Piero Sraffa, amico di Antonio Gramsci. Secondo l’amico del tempo Marco Santagata, D’Alema vi rinunciò per non essere sospettato di favoritismi, poiché l’intellettuale del PCI Nicola Badaloni era diventato preside di Lettere e Filosofia; sicuramente influirono notevolmente in questa scelta gli impegni politici assunti da D’Alema prima a livello locale, a Pisa, e poi, a livello nazionale, con la segreteria della FGCI; poco dopo entrò nel comitato federale nel partito”. Mi scuso con lei se le ricordo anche altre dimenticanze (fra l’altro ho letto frettolosamente la lista. Voglia perdonarmi se dovessi aggiungere qualcuno già presente nell’elenco): Umberto Carpi, preside della facoltà di lettere, senatore, sottosegretario all’industria; Piero Floriani, sindaco di Pisa; Gian Mario Cazzaniga, il più importante studioso della Massoneria.
        Con stima, Daniele Luti

        2022/05/13 at 9:17 am
  • From Goffredo on Celebri o illustri alunni dell'Università di Pisa

    Salve, tra fisici chiederei di inserire un amico, scomparso il 21 gennaio del 2018, che si è laureato a Pisa e ha frequentato la S.N.S. : si tratta di Mauro Dell’Orso.

    2021/12/03 at 6:54 pm
  • From Davide on Perché gli italiani non sopportavano più il governo Renzi?

    Sono passati anni da questo articolo ma la domanda che mi è sempre rimbalzata nella testa è : Perché a certi italiani è piaciuto Renzi? A me e ad altre persone che conosco è sembrato subito uno che non andava bene…

    2021/06/18 at 11:38 am
  • From Enrico Filippucci on Troppa fretta e troppi interessi nella lotta ai motori diesel

    Cinzia Perrino, direttore dell’Istituto sull’Inquinamento atmosferico (IIA) del Cnr, è stata intervistata o ha avuto il coraggio di dirlo: Bisogna intervenire anche sulla combustione di legna e pellet, il blocco parziale delle auto oggi può incidere solo sul 12% delle fonti d’inquinamento. https://www.repubblica.it/cronaca/2020/01/15/news/smog_il_direttore_del_cnr_bloccare_le_auto_non_serve_occorrono_nuove_soluzioni_-245822637/

    Ci sono anche altri dati appena usciti, peggiori dei precedenti. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – Ispra – conferma che anche il 64 per cento delle emissioni di Pm2.5, le più pericolose, deriva proprio dal settore residenziale e l’inquinamento residenziale da pm 2,5 è riconducibile al 90% alla combustione di biomasse. https://www.repubblica.it/cronaca/2020/01/16/news/lo_smog_fatto_in_casa-245894964/?ref=RHPPLF-BH-I245822859-C8-P9-S1.8-T1

    2020/01/15 at 9:02 am
  • From Enrico Filippucci on Le leve della crisi finanziaria del 2008 sono ancora un pericolo?

    Anche il Financial Stability Board è molto preoccupato per l’enorme quantità e la scarsa qualità dei leverage loan e dei CLO, il 19 dicembre 2019 ha emesso un report che analizza la situazione.

    A seconda dell’ampiezza della definizione adottata, l’Fsb stima che il totale mondiale dei leveraged loans si aggiri tra 1400 e 3200 miliardi di dollari. A questa cifra sono compresi anche i CLO (collateralized loan obligations).

    Le vulnerabilità nei mercati del prestito a leva e del CLO sono cresciute dalla crisi finanziaria globale. La leva finanziaria dei mutuatari è aumentata; i cambiamenti nella documentazione sui prestiti hanno indebolito la protezione dei creditori; e i cambiamenti nella composizione dei creditori di banche non bancarie potrebbero aver aumentato la complessità di questi mercati.

    Le banche hanno le maggiori esposizioni dirette verso prestiti con leva finanziaria e CLO. Queste esposizioni sono concentrate in un numero limitato di grandi banche globali e presentano una significativa dimensione transfrontaliera.
    Un certo numero di investitori non bancari, compresi fondi di investimento e compagnie assicurative, sono anche esposti ai mercati con prestito a leva e CLO.

    Dati i divari di dati, una valutazione globale delle implicazioni a livello di sistema delle esposizioni degli istituti finanziari a prestiti a leva finanziaria e CLO è difficile.
    Utilizzando dati di vigilanza e di mercato, la relazione identifica i detentori diretti di circa il 79% dei prestiti a leva e l’86% dei CLO. Poco si sa, tuttavia, sulle esposizioni dirette di alcuni investitori non bancari verso questi mercati. Comprese le partecipazioni in tranche CLO di rating inferiore. L’FSB valuterà se esiste un margine per colmare le lacune nei dati, continuerà ad analizzare i rischi di stabilità finanziaria e discuterà delle implicazioni regolamentari e di vigilanza associate ai prestiti con leva finanziaria e ai CLO.

    Il presidente dell’FSB, Randal K. Quarles, ha dichiarato: “Scansionare l’orizzonte per identificare, valutare e affrontare i rischi nuovi ed emergenti per la stabilità finanziaria globale è al centro del mandato dell’FSB. La presente relazione fornisce una base di dati che le autorità e gli operatori di mercato possono utilizzare per aiutare a valutare i rischi posti dai prestiti con leva finanziaria e dai mercati CLO e rispondere di conseguenza. “

    2019/12/20 at 9:31 am
  • From Pietro on Le leve della crisi finanziaria del 2008 sono ancora un pericolo?

    Bellissima e minuziosa ricostruzione degli eventi.
    Le domande che in parte si fa anche l’autore sono:
    – Perché nessuno ha fatto niente per impedire la crisi del 2008?
    – Perché i protagonisti di quella crisi hanno continuato a giocare un ruolo chiave anche a livello politico USA e molti banchieri sono diventati o sono stati confermati consiglieri del Presidente?
    – Perché ci sono buone possibilità che arrivi un’altra crisi?

    Se volessimo trovare una risposta sintetica si potrebbe dire che l’economia (quella finanziaria) comanda ormai da tempo sulla politica e anche l’autore mi sembra si dia questa risposta, senza dilungarsi però sugli aspetti “ideologici” che potrebbero spiegare questo scambio di ruoli…
    Faccio solo due esempi, relativi all’Italia:

    Il primo e’quello della moneta nazionale.
    Non è un caso che gli Stati Europei, quantomeno quelli che hanno aderito all’Euro, sono stati privati di uno dei loro poteri, quello di battere moneta, e sono continuamente costretti a ricorrere al giudizio dei mercati per fare una cosa che fino a qualche decennio prima avveniva a semplice richiesta. A semplice richiesta le Banche centrali emettevano moneta e sottoscrivevano i titoli di debito emessi dallo Stato. In Italia questo succedeva fino al 1981 e non mi sembra che fino ad allora la nostra economia andasse poi così male.
    Dal 1981 lo Stato Italiano e’ costretto a finanziarsi sui mercati ed oggi, ogni giorno, è sottoposto anche al “giudizio” di questi, i famosi mercati ai quali si è aggiunto l’altrettanto famoso “spread..

    Il secondo e’ quello del sistema bancario.
    Lo si è voluto privatizzare e liberalizzare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e qualcuno ci ha pure rimesso i risparmi.. Cosa questa quasi impensabile quando le banche erano sotto il controllo pubblico.. Certo c’erano stati i casi del Banco Ambrosiano e della Banca Privata Italiana ma casi isolati e non sistemici..

    Più in generale si è tentato e ci si e’ riusciti, a demonizzare lo Stato, cattivo e corrotto ed a mettere su un piedistallo il mercato, puro e neutrale, luogo ideale e ottimale dove allocare le risorse e dove tutto funziona…
    La cosa triste e’ che questa ideologia, che il privato è bello e il pubblico brutto, e’ ancora diffusa, nonostante che il 2008 abbia fatto e faccia ancora diversi danni, e penso che dovremo attendere ancora del tempo prima che la ragione riprenda a funzionare.

    2019/11/25 at 6:07 pm
    • From Enrico Filippucci on Le leve della crisi finanziaria del 2008 sono ancora un pericolo?

      Grazie Pietro, sono io l’autore. Lo Stato non è necessariamente meglio o peggio dei privati. Spesso, purtroppo, lo Stato fa peggio dei privati. Se i politici fossero migliori le aziende statali non rischierebbero di diventare quasi sempre dei costosi strumenti clientelari o dei parcheggi per politici in disgrazia. Le banche controllate dallo stato lo sono state per molti anni e hanno erogato crediti con logiche clientelari scellerate.

      Ovviamente, i privati non sono sempre migliori, possono fare anche peggio dello Stato. Il problema è che l’Italia ha una “cultura” corruttiva e criminale diffusa. In Italia ci sono le mafie che fanno miliardi di euro con usura, droga, ecc. Una parte dei cittadini, dei politici e degli imprenditori è connivente o complice di un sistema corruttivo e criminale diffuso. Quindi, secondo me, le aziende statali o private sono ugualmente pericolose se comandano dei criminali.

      Però, se le aziende più sane ed efficienti sono private, vuol dire che gli imprenditori e i manager privati sono mediamente migliori, o più liberi di lavorare bene, di quelli pubblici. Invece, il discorso sulla valuta migliore per l’Italia andava fatto 20 anni fa, ormai siamo con l’euro e abbandonarlo ci costerebbe troppo.

      2019/11/25 at 6:30 pm
  • From Enrico Filippucci on Celebri o illustri alunni dell'Università di Pisa

    Buongiorno Marco,
    se non risulta alla segreteria della normale di Pisa non vuol dire che non si sia laureata a Pisa in matematica. La Normale di Pisa è un istituzione che fornisce dei corsi aggiuntivi e dà degli aiuti agli studenti dell’Università di Pisa, ammessi alla Normale. Molti degli esami e dei professori dei “normalisti” sono gli stessi di tutti gli studenti dell’Università di Pisa che frequentano la stessa Facoltà.

    Quindi, può essere che la Dott.ssa Morselli si sia laureata all’Università di Pisa ma non abbia terminato gli studi alla Normale. Oppure, può essere che non sia stata mai ammessa alla Normale. Quindi, potrebbe risultare solo come laureata a Pisa. Fammi sapere se hai chiesto alla segreteria della Normale o a quella dell’Università di Pisa, perché se si fosse laureata a Pisa la inserisco.

    2019/11/25 at 5:03 pm
  • From Tiziana Ferrari on I migliori spin doctor e professionisti di comunicazione politica

    Caro Enrico, sono stata consulente della comunicazione culturale per la valorizzazione della quadreria di Palazzo Madama e in forze alla Segreteria di Presidenza del Senato dell’On Sen Renato Schifani e in seguito fino al 2018. Durante il mio incarico di comunicazione e valorizzazione dei dipinti presenti in Senato, nei primi quattro anni, portai alla luce molte scoperte tra le quali due importanti dipinti di Francesco Solimena che trovai catalogati dall’amministrazione con il nome di un ignoto pittore. I dipinti furono riconosciuti dal prof Nicola Spinosa, che avevo invitato in ricognizione nei palazzi ( insieme a Antonio Paolucci e Rossella Vodret), il valore della scoperta fu di circa un milione di euro.

    Nel progetto editoriale inclusi anche un’importante sezione con i più importanti musei internazionali in un dialogo virtuale tra le opere del Senato e quelle dei musei, valorizzando la quadreria del Senato e….. l’allora presidenza. Purtroppo percepii con stupore che pochi intuirono il valore del risultato ottenuto… Forse avrei dovuto servire il Ministro dei Beni e attività culturali.
    Purtroppo questa mia capillare attività sfociata in scoperte e in pubblicazioni d’arte, nell’interesse di studiosi e della collettività, non ha avuto la giusta e meritata diffusione in quanto è rimasta celata per il Cerimoniale di Palazzo Madama.

    Vita difficile per i consulenti culturali dei politici…..a volte come nel mio caso, non basta neppure superare gli obbiettivi, il giusto merito arriva solo nel trovare l’interlocutore giusto, che riconosca il valore NEL SUO interesse. Vittorio Sgarbi consulente l’ex Presidenza Pera fu molto più fortunato.
    cordialità
    Tiziana

    Dal 2019 sto scrivendo un saggio sull’arte nelle istituzioni.
    grazie per l’attenzione
    complimenti per l’articolo
    Tiziana Ferrari

    2019/11/18 at 1:41 pm
  • From Enrico on Cina e Stati Uniti si contendono la leadership mondiale

    Speriamo si mettano d’accordo!

    2019/10/21 at 12:18 pm
  • From Valerio on Quando tornerà a crescere il mercato immobiliare italiano?

    Ottimo articolo credo comunque che il 2020 inizierà la ripresa, in congiuntura con una manovra economica che giocoforza favorirà in una graduale ripresa della crescita in area Euro e lo sgonfiarsi delle teste calde sovraniste anti-euro.

    2019/09/08 at 6:14 pm