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Tutti i Commenti nel sito

Qui trovi tutti i commenti e le risposte. I commenti provengono dai post dei blog del sito o dalle pagine. Sono ordinati con i più recenti in alto. In ogni commento c’è il link al post commentato. Buona lettura.

  • From Antonio on Brexit, ora che fare? Diventiamo tutti paradisi fiscali?

    In Italia è difficile che si cambi, la mentalità e’ dura a mutare, la Germania, mi sembra siamo tutti d’accordo non ha interesse a cambiare, Hollande ha i suoi problemi con le riforme interne. La vedo dura…
    2016/09/30 at 6:16 pm
  • From Mauro Ferrari on I migliori spin doctor e professionisti di comunicazione politica

    Valuta se entro in classifica
    Grazie

    2016/10/12 at 2:42 am
    • From Enrico Filippucci on I migliori spin doctor e professionisti di comunicazione politica

      Buongiorno Mauro,
      da quello che ho letto mi sembra che tu abbia lavorato come consulente politico nelle campagne elettorali di sindaci in comuni di medie dimensioni. Fammi sapere se avessi lavorato anche per politici a livello nazionale o di grosse regioni o di grandi città.

      Ti ho risposto anche per email.

      Grazie
      Enrico

      2016/10/13 at 11:54 am
  • From Antonio Buccarelli on I leader politici italiani che comunicano meglio

    Sono sostanzialmente d’accordo, bisognerebbe sottolineare meglio che la comunicazione populista come quella di Salvini non è vera comunicazione, mi pare sia piuttosto chiacchera nel senso heideggeriano del termine…

    2016/10/26 at 7:30 pm
    • From Enrico Filippucci on I leader politici italiani che comunicano meglio

      Grazie per il commento Antonio, non credo esista uno stile comunicativo populista. Il populismo secondo me nasce dai contenuti non dalla forma. Ad esempio, non credo che chiunque comunichi in modo “arrabbiato” sia necessariamente populista.

      2016/10/26 at 7:43 pm
  • From Antonio Buccarelli on I leader politici italiani che comunicano meglio

    Non intendevo lo stile ma il contenuto infatti, credo si possa essere arrabbiati ma poi la comunicazione dovrebbe essere razionale e oggettiva, non impulsiva, purtroppo la maggior parte degli utenti non hanno il tempo, la voglia e forse nemmeno la competenza per distinguere se la comunicazione e’ davvero oggettiva e non parziale…

    2016/10/26 at 8:04 pm
  • From Andrea Cinini on Fai un checkup al tuo profilo professionale su Linkedin!

    Chiarissimo, grazie.

    2016/10/29 at 1:47 am
  • From Andrea Torti on Linkedin ha un problema che cerca di nascondere?

    “Forse il problema più grosso che ha Linkedin è che ormai solo il 22,7% dei suoi utenti lo utilizza almeno una volta al mese”.

    Un dato sicuramente preoccupante, che forse si spiega con l’attenzione sempre crescente di LinkedIn per il lato business, forse a scapito degli utenti “comuni” – e non è un caso che molti di questi ultimi si stiano rivolgendo ad altre piattaforme, tra cui ad esempio la startup spagnola beBee…

    2016/10/31 at 4:14 pm
  • From Maurena Ganapini on Falsi miti del risparmio gestito, fondi comuni d'investimento e ETF

    Dopo questa lettura ,sono ancora più preoccupata di prima e non so come comportarmi. La banca dei miei anziani genitori ,li ha contattati in quanto da febbraio 2017 ,chiuderanno le gestioni patrimoniali ,quindi ha consigliato loro di spostare il denaro su fondi comuni di investimento . Hanno consigliato 3 tipi di fondi obbligazionari per differenziare meglio l’investimento . Non sono previsti costi di ingresso ,ma una penale in caso di recesso prima di 3 anni .Mia madre ha confessato qualche perplessità e ha chiesto di fare un conto di deposito per prendere tempo e valutare,ma le hanno risposto che non ne fanno più perché gli interessi sono negativi . Che fare? Grazie . Maurena .

    2016/11/09 at 11:57 pm
    • From Enrico Filippucci on Falsi miti del risparmio gestito, fondi comuni d'investimento e ETF

      Cara Maurena,
      fai bene ad essere preoccupata. I costi ci sono anche se non te li fanno vedere. Quello dei costi è solo uno degli aspetti. Teoricamente i fondi obbligazionari hanno pochi rischi. In pratica però se alzano i tassi i rischi ci sono, senza contare che un fondo può fallire più facilmente di una obbligazione statale. Non ci sono scelte facili quando si tratta di investire, senza rischio non c’è guadagno.

      2016/11/10 at 1:00 am
      • From Fulvio Marchese on Falsi miti del risparmio gestito, fondi comuni d'investimento e ETF

        Il Tuo discorso lo ritengo ragionevole in molte parti, Filippo. In altre avrei da ridire, come, solo per esempio, sulla possibilità che fondi o ETF possano fallire, essendo il patrimonio di ciascun fondo segregato rispetto alle sorti della SGR che Tu paventi…ma sono opinioni personali. Ma commento per sottolineare come il problema di fondo ritengo sia un altro: la “messa a terra” per la maggior parte dei Risparmiatori delle regole comportamentali per diventare buoni Investitori. Non eccellenti. Basterebbe mediamente buoni. Insegnando ad acquistare RISCHIO SPECIFICO come fai nell’articolo allontani l’obiettivo, anziché avvicinarlo (sempre secondo me). Per mettere a terra un buon insegnamento si dovrebbe partire da poche regole e molto semplici. Oltre le 3/5 regole si confondono le idee… e tra queste quella di immettere in portafoglio solo RISCHIO SISTEMICO (tipicamente ETF e fondi) ritengo sia quella più importante. Quella che permette di fare meno danni alla stragrande maggioranza dei Risparmiatori che purtroppo, in Italia, hanno una educazione finanziaria da asilo. Non sempre l’efficienza si ricerca solo diminuendo i costi…

        2016/12/02 at 3:39 pm
        • From Enrico Filippucci on Falsi miti del risparmio gestito, fondi comuni d'investimento e ETF

          Grazie per il commento Fulvio. Tanto per essere chiari, non insegno ad acquistare rischio specifico, ho solo messo in evidenza che quando si investe bisognerebbe analizzare tutte le alternative disponibili e tutti i rischi, e soprattutto non fidarsi ciecamente delle semplificazioni di parte. Come chiedere all’oste se il suo vino è genuino.

          Io non consiglio nessun investimento, non vendo niente e non ho secondi fini. Ho fatto alcuni esempi di valutazione del rischio e ho messo in evidenza che c’è molta informazione di parte e c’è anche molta disinformazione nel modo finanziario.

          Hai correttamente allegato il tuo profilo Linkedin dove si vede che vendi fondi, e quindi hai un potenziale conflitto di interesse. Ovviamente consigli di investire in Fondi e ETF sempre e comunque, ma questo è il tuo mestiere e mi meraviglierei se dicessi il contrario.

          Purtroppo, la teoria in campo finanziario è una cosa e la realtà, alcune volte, è un’altra cosa. Ti faccio solo un esempio, ma ce ne sono molti altri:

          Tra il 2000 e il 2007, le banche Islandesi crearono vari fondi monetari, quindi teoricamente i più sicuri.
          Si verificarono alcune anomalie, tra cui le variazioni anomale nei rendimenti dei fondi monetari, la Kpmg e altre società fecero molte verifiche ma non trovarono nulla di sbagliato. Le agenzie di rating alzarono il livello delle Banche Islandesi a tripla A.

          In realtà le banche Islandesi avevano creato con i fondi monetari un classico schema Ponzi e, alla fine del 2008, le banche Islandesi collassarono e molte famiglie persero i loro risparmi.

          2016/12/02 at 4:46 pm
  • From Andrea Torti on Le differenze tra i gruppi Facebook e i gruppi Linkedin.

    I gruppi su G+ sono sottovalutati, secondo me – certo, richiedono un certo impegno, e i volumi di traffico spesso non sono paragonabili a quelli di FB, ma di community attive se ne trovano.

    Per quanto riguarda Twitter, penso che la piattaforma dovrebbe in qualche modo “ufficializzare” il fenomeno delle twitter chat, ad esempio compilando e tenendo aggiornato un registro a loro dedicato – aiuterebbe molto l’engagement.

    2016/11/10 at 11:30 am
    • From Enrico Filippucci on Le differenze tra i gruppi Facebook e i gruppi Linkedin.

      Hai ragione, potenzialmente i gruppi G+ sono buoni, hanno molte funzionalità. Il problema è che sono su un social network ancora poco utilizzato e ci sono molti account di spam. Inoltre non esistono gli annunci al gruppo. Crei un gruppo, spendi molto tempo per moderarlo e per evitare lo spam e poi non riesci a comunicare con gli iscritti.

      Le Twitter chat non le conoscevo, ma mi sembra siano molto limitate.

      2018/02/24 at 1:55 pm
  • From Milly on Linkedin ha un problema che cerca di nascondere?

    Linkedin è usato da molti come un luogo dove abbordare. Basta vedere che alcuni utenti hanno caricato foto poco consone, come una donna che ha messo la propria foto in cui indossa un babydoll seduta sul marmo del lavandino di casa sua.
    A che pro????
    Per abbordare, non ci sono dubbi in merito.
    Segnalai la cosa, ma quelli dello staff mi dissero che non c’era niente di strano.
    Mah.

    2016/11/14 at 11:23 am
  • From Boboc Corina on Fake e spam funzionano meglio su Linkedin che su Facebook

    Ottimo

    2016/11/26 at 1:59 am